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PRESENTAZIONE

 

I consigli che vengono dati in queste pagine sono il risultato di dieci anni di esperienza diretta come erborista a cui s'aggiungono i saperi di famiglia che mi sono stati trasmessi e le mie ricerche ed osservazioni personali.

Mio nonno ha aperto nel 1947 il primo negozio di erboristeria di Bologna. Nel 1957 mio padre, staccatosi dalla casa madre, ha aperto un secondo negozio a cui ho collaborato per dieci anni a tempo pieno. Poi ho seguito una strada diversa. 

Un erborista commerciante non può scrivere nulla, neppure "calmante" sopra una confezione di camomilla, perché darebbe una una prescrizione farmaceutica che usurperebbe il ruolo del farmacista. Può dare consigli a voce, questo è vero. Proprio il mio nonno pioniere ebbe una causa sull'argomento e il giudice concluse che un semplice consiglio verbale, purché sia ben chiaro che non si tratta di una "prescrizione",  non costituisce abuso di professione medica. 

Invece un privato cittadino, che non lo fa per vendere, può dire e scrivere quello che ritiene più opportuno. L'importante è che non venda niente. Non chiedetemi perché ma la legge funziona così.  Libero chi legge di accettare o meno i pareri che gli vengono dati.

 

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