L'armadietto delle erbe
Radice di altea, boldo, olio di garofano e altri prodotti per il "pronto soccorso" casalingo.
L'imperatore Tiberio diceva che dopo la trentina non si dovrebbe avere bisogno dei medici: secondo lui dopo una così lunga convivenza con noi stessi dovremmo conoscere il nostro organismo, e ciò che gli giova, meglio di qualunque specialista. L'affermazione è alquanto drastica (e d'altro canto il figliastro di Augusto era piuttosto eccentrico anche sotto altri aspetti) tuttavia contiene una parte di verità. Pertanto la scelta dei rimedi da tenere a portata di mano, per qualunque evenienza, è molto soggettiva. Ma qualche suggerimento generico si può dare.
Fra
gli anti-infiammatori uno dei più raccomandabili è la radice di altea, che,
per l'alta concentrazione di mucillagini, dà sollievo immediato alle tossi
secche, alle infiammazioni del cavo orale, ai bruciori di stomaco, ai dolori
intestinali, sostituendo egregiamente la malva, già molto diffusa nella
medicina popolare. Inoltre ha un sapore gradevole, che la rende bene accetta
anche ai bambini piccoli, e si conserva a lungo. Si prepara in decotto, più o
meno concentrato secondo le necessità, facendo bollire un cucchiaino (o più)
di radici sminuzzate in un quarto di litro d'acqua per circa 15 minuti. Vedrete
che quasi subito il liquido diventa gelatinoso e schiumoso, rischiando di
debordare dal contenitore (per questo è meglio sceglierne uno di capacità
almeno tripla). Volendolo usare contro le infiammazioni della bocca, della
gola, della laringe e delle vie respiratorie in genere è bene dolcificarlo
(meglio se con miele): le sostanze zuccherine infatti fanno aderire una parte
del liquido alle mucose e ne prolungano l'efficacia. Si può utilizzare anche
per gagarismi e, in caso di tosse stizzosa che non lascia dormire, se ne può
preparare una tazza da tenere sul comodino, per berla a sorsi durante la
notte.
Per alcuni dei più comuni problemi digestivi può
essere utile il boldo: ha principi attivi coleretici e colagoghi che favoriscono
la produzione biliare e lo rendono indicato in presenza di sintomi quali
imbarazzo di stomaco, bocca secca, sonnolenza, mal di testa dopo i pasti.
Indirettamente la natura digestiva del boldo svolge anche una funzione di blando
lassativo e dovrebbe stimolare la metabolizzazione dei grassi.
Una curiosità: ho avuto modo di provare quest'erba anche su un gatto che
soffriva di stitichezza, forse dovuta all'ingestione di pelo, e ne ho constatato
l'efficacia (visto che il medicinale consigliato dal veterinario era costituito
essenzialmente di estratto di boldo, ho pensato di sostituirlo con 5 cc di
infuso concentrato).
Si prepara lasciando a bagno un mezzo cucchiaino di foglie in acqua bollente
finché questa non assume una colorazione rossastra. E' meglio iniziare con dosi
scarse e aumentare gradualmente secondo le reazioni di ciascun organismo.
Un gradevole profumo speziato dovuto all'olio di chiodi di garofano pervade costantemente i miei bagagli quando sono in viaggio. Personalmente ho scoperto l'utilizzo di questo prodotto contro il mal di denti in un romanzo di Agatha Christie degli anni Trenta; evidentemente a quell'epoca era diffuso, poi per un po' non se ne è più sentito parlare, infine negli ultimi decenni i dentisti l'hanno riscoperto; se ci fate caso, ne avvertirete l'aroma esotico nella pasta che utilizzano per le medicazioni. La sua notevole efficacia dipende dalla doppia funzione di blando anestetico locale e potente disinfettante. Mentre l'anestetico dà sollievo alla parte dolente, il disinfettante elimina la causa del dolore (ammesso che derivi da una infezione del dente cariato, come capita la maggior parte delle volte). Il problema viene così tenuto sotto controllo in attesa di potersi rivolgere allo specialista di fiducia. Non occorre ingerire nulla, basta tamponare gentilmente le gengive e gli interstizi della parte dolente con un bastoncino nettaorecchie imbevuto di una modica quantità di olio essenziale. La proprietà penetrante dell'olio essenziale lo fa agire in profondità. Una dose eccessiva provoca una sensazione di bruciore e insensibilità delle mucose quindi non versatelo direttamente dalla boccetta (neppure con il contagocce) ed evitate che farlo arrivare alla gola.
Anche
se avete un carattere placido avere a portata di mano qualche erba rilassante
può sempre servire, per facilitare il sonno, per affrontare meglio una prova
impegnativa, per superare una momentanea crisi emotiva. In questo campo il
mercato offre un'ampia gamma di prodotti a partire dalla semplice camomilla, dal
profumo di piccola mela (e infatti manzanilla la chiamano gli spagnoli) a
gradevoli miscele che sfruttano la sinergia di diversi ingredienti. Mi limiterò
pertanto a citare qui due prodotti che si distinguono per le loro
peculiarità.
Lo spirito di melissa era l'anti-isterico delle damigelle del Settecento, come
attesta un celebre passo della Locandiera di Goldoni, e in effetti ha dato
notevoli risultati nella instabilità emotiva delle adolescenti.
La valeriana se non il più gradevole all'olfatto è certo il più efficace dei
sedativi erboristici. Inoltre è un ottimo antispasmodico. Qualche anno fa mi
trovavo fuori sede, in una casa isolata e priva di telefono, quando sono stata
colpita dalla salmonella. Grazie ad alcune compresse di valeriana che avevo con
me ho potuto attenuare i crampi dolorosissimi della malattia almeno finché non
ho trovato la forza di trascinarmi al più vicino ospedale.
La lista dei prodotti da tenere a portata di mano potrebbe infine concludersi con una buona crema al propoli, versatile nella soluzione di vari problemi della pelle e preziosa in caso di scottature, e un vasetto di balsamo di tigre. Quest'ultimo può alleviare vari dolori muscolari e articolari, come tante creme canforate in commercio, con in più il vantaggio di essere concentrato e poco ingombrante (si vende in vasetti minuscoli) e se del tipo a pasta rossa può dare sollievo al mal di testa (se ne strofina un poco sulle tempie).
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